Elchakracanta di Stefano Bollani - Foto di Rosy Dennetta

In questi giorni Mario Dennetta ha ricevuto un’apprezzata sorpresa, uno stimatissimo amico dal nome Stefano Bollani gli ha inviato il suo ultimo disco “El Chakracanta”, con una gradevole citazione allo stesso posta tra i ringraziamenti.

L’album orchestrale in uscita lo scorso 26 Marzo e registrato live a Buenos Aires (Argentina) con la meravigliosa Orquesta Sin Fin diretta da Exequiel Mantega contiene al suo interno, accanto ai due tanghi “Libertango” di Ástor Piazzolla e “Don Agustín Bardi” di Horacio Salgá due composizioni classiche per pianoforte e orchestra estratte da “Concerto Azzurro” (2017) e “Concerto Verde” (2019), a cui Pentagrafica ha avuto il piacere di lavorare come Copisteria Musicale. In questi brani l’eclettico pianista manifesta la sua passione per il Sud America confermando la sua impronta Jazzistica. Nei due concerti Bollani palesa tutta la sua maestria ed eleganza al pianoforte, caratteristiche che l’hanno reso famoso a livello internazionale.

Quindi un Grazie speciale lo rendiamo anche noi a Lui, per la consolidata fiducia di questi anni che ci vede al fianco del geniale Pianista in diverse sue produzioni, non ultima ricordiamo la trasmissione cult, “Via dei matti numero 0” in onda tutte le sere su Rai3 con grande successo di pubblico e critica.

Tracklist:
– 1: “Don Agustín Bardi”, di Horacio Salgán, arrangiato da Diego Schissi e Matías Scheines;
– 2-5: “Concerto Azzurro” per pianoforte e orchestra, di Stefano Bollani, arrangiato da Paolo Silvestri, adattato per orchestra da camera da Exequiel Mantega;
– 6: “Libertango”, di Ástor Piazzolla, arrangiato da Diego Schissi;
– 7-10: “Concerto Verde” per pianoforte e orchestra da camera, di Stefano Bollani

Orchestra: Orquesta Sin Fin
Direttore d’orchestra: Exequiel Mantega
Pianoforte: Stefano Bollani
Contrabbasso: Juan Pablo Navarro
Batteria: Bernardo Guerra (in Libertango e Concerto Verde)
Bandoneon: Santiago Segret (in Don Agustín Bardi e Libertango)

Grafica di Umberto Giovannini, curata da Valentina Cenni 

Grazie Stefano.

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